Il sorriso dei neonati non è solo istinto, ma è già relazione. Gratifica e sostiene la fiducia delle mamme. Ed è come aver scalato ogni giorno la vetta dell’Everest!
Non me lo sarei mai aspettato
Tutto mi sarei immaginata tranne questo.
Non pensavo sarebbe stato così difficile, non pensavo sarebbe stato così confuso, così travolgente.
Eppure sono ancora viva. Sono sopravvissuta al tuo uragano.
Tu nella mia pancia, tu dentro le mie viscere, tu a spostarmi gli organi e farti spazio dentro di me.
Io ci ho provato ad allargare il mio ventre e il mio cuore, ma tu sei stata più veloce, più dirompente. E io ancora non lo sapevo.
Non sapevo che non avrei dovuto fare, ma che avrei dovuto soltanto lasciarti fare.
Meglio accompagnare che fare
E anche adesso, che sei fuori dalla mia pancia, che sei sopra di essa, dentro alle mie braccia, anche adesso è così. Mi sono sforzata di capire, di sperimentare modi, di guidare questa danza. Ma poi ho capito che forse, la cosa migliore che potessi fare, adesso, è non fare.
Non interferire, non imporre dall’esterno, non incanalare ma assecondare, accompagnare, camminare insieme.
Ho capito che per stare bene insieme, occorre camminare all’unisono, e per farlo, nessuna delle due deve essere davanti all’altra, bensì, accanto.
In un intreccio di volontà, necessità, istinti, che solo la reciproca fiducia riesce ad unire e compattare in modo armonico.
Avere fiducia in te, nelle tue potenzialità, nella tua meravigliosa spinta interiore verso il mondo e avere fiducia in me. Nelle mie risorse, nelle mie conoscenze, nel mio senso pratico, nella mia esperienza.
Senza che l’ansia da prestazione mi assalga, senza pensare che tu debba essere così come mi serve o come ti vorrei; senza l’ansia che tu sia così come indica il libro del perfetto bambino e della mamma perfetta.
Semplicemente così come sei. Così come sono.
Il sorriso dei neonati dà fiducia
E allora, figlia mia, non c’è bisogno di molto altro.
Amore e fiducia corrono di pari passo.
Lasciateci correre. Lasciateci camminare.
Al nostro ritmo, con i nostri intrecci, con le nostre volontà mescolate, con i nostri compromessi, con i nostri tentativi, con i nostri errori. Perché è così che si cresce insieme.
Passo dopo passo, gradino dopo gradino, scalando ogni giorno vette infinite o minuscoli saliscendi. Camminando, correndo, fermandosi e, ogni tanto, anche tornando indietro.
Perché anche dalle pause si impara. Anche tornando sui propri passi si comprende quale è il sentiero più giusto.
E il tuo sorriso sarà la riprova che stiamo andando nella direzione giusta.
E sarà il tuo sorriso aperto, pieno di stupore, meraviglia, senza condizioni che mi riempirà il cuore, e mi farà sentire ogni giorno come in cima all’Everest!
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