La creatività è un potente mezzo educativo: sperimenta il materiale destrutturato e dai voce alle emozioni e al talento tuo e dei tuoi figli.
Puoi usare il materiale destrutturato per trasmettere informazioni, verbalizzare le emozioni, apprendere comportamenti, valorizzare il loro talento. E soprattutto, puoi esercitarti ad accettarli incondizionatamente e vivere tutti più sereni.
Leggi tutto e scopri come fare.
La creatività: potente mezzo educativo
La creatività è libera espressione di sé e non c’è nulla di più catartico, terapeutico e profondamente educativo, specialmente per un bambino o un ragazzo che ha un enorme bisogno di scoprirsi e di potersi esprimere per ciò che è davvero.
I genitori devono quindi fare un grande lavoro su se stessi per impedirsi di plasmare i figli a loro immagine e somiglianza; così come i figli devono darsi un gran da fare per uscire dai condizionamenti trasmessi dai loro genitori.
Commettere errori in queste situazioni è facilissimo. È bene quindi abbandonare fin da subito la presunzione di poter essere in grado di non condizionarli con le tue scelte e abitudini, e imparare invece la difficile arte del compromesso.
Per dare spazio e vita ai tuoi figli è importante imparare a osservarli con fiducia e accettazione, adattandosi a quella che è la loro natura e i loro interessi, anche quando sono molto diversi dai tuoi.
La creatività aiuta a esercitare questa dinamica e in questo articolo ti mostro come è possibile allenarsi a questa situazione attraverso l’uso creativo e simbolico dei cosiddetti materiali destrutturati.
Cosa sono materiali destrutturati e loose-parts?
Materiali destrutturati
Sono oggetti costituiti da materiale vario: elementi di carta, legno, elementi naturali (sassi, piume, conchiglie, legnetti, muschi, foglie..) ma anche vetro, stoffe e metalli, rotoli della carta igienica, tubi di gomma, mollette. Insomma, tutto ciò che non ha la specifica funzione di giocattolo ma che si può utilizzare in modo simbolico e creativo.
Loose parts
Loose-parts letteralmente significa “parti libere, sciolte” quindi si intendono materiali naturali o di riciclo che non hanno un utilizzo predeterminato e che possono essere utilizzati in modo creativo e libero dai bambini. Tappi, tubi, sassi, molle, assemblati in modo libero secondo la creatività e la progettualità del bambino, senza interferenze o consegne esterne da parte dell’adulto. Sono oggetti che vengono spostati, accatastati, modificati, incastrati secondo la fantasia e l’immaginazione dei bambini. Ogni volta modificati, destrutturati e ricomposti in giochi e idee sempre nuove.
Come si vive un‘esperienza con il materiale destrutturato?
Il ruolo dell’adulto è quello di facilitatore: allestisce lo spazio e prepara gli oggetti mettendoli a disposizione dei bambini in modo sicuro, raggiungibile, pensato. Li invita e li incoraggia all’esplorazione e all’azione, senza essere in alcun modo direttivo e condizionante.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di usare il materiale. La libertà di espressione deve sempre essere rispettata al massimo. Non importa il risultato, ma il modo in cui si è condotta l’esperienza.
Questo è un grande insegnamento di vita e un ottimo allenamento della gestione delle dinamiche relazionali genitori/figli.
Il gioco euristico, più conosciuto, è una delle modalità ed esperienze di utilizzo del materiale destrutturato. Qui puoi trovare un mio video su questo tema.
Emozioni e materiali
Gli oggetti destrutturati non hanno il solo scopo di sviluppare la fantasia e l’immaginazione del bambino ma, attraverso il loro utilizzo, il bambino vive diverse esperienze utili alla sua crescita.
Gli oggetti diventano un materiale simbolico ricco di significati: una manciata di tappi può trasformarsi in un esercito di soldatini; sassi e conchiglie possono trasformarsi in mamma e papà e dare vita a scene di vita familiare; foglie e bastoncini si trasformano in cibo e piattini per esploratori avventurosi oppure in mandala rilassanti.
In tutte queste esperienze il bambino inscena le sue stesse emozioni, dà forma ai suoi ragionamenti e pensieri, sperimenta la pazienza del mettere in ordine, impara la geometria degli oggetti, gestisce conflitti e attiva collaborazioni.
L’utilizzo del materiale destrutturato è uno dei modi migliori per veicolare informazioni, gestire dinamiche, apprendere modalità di relazione in modo divertente, creativo e fortemente esperienziale. Il bambino inoltre esercita la concentrazione, la manipolazione fine, l’ordine, l’equilibrio, l’estetica.
È sicuramente un’esperienza arricchente sotto moltissimi punti di vista che vale la pena sperimentare con i propri figli, soprattutto quando si arriva stanchi a fine giornata e la voglia di giocare non è sempre presente. Può essere un buon modo per dare voce alle emozioni della giornata, raccontarsi ciò che si è vissuto e rilassarsi in famiglia.
Materiale destrutturato anche per gli adulti?
Assolutamente si!
Basti pensare al potere terapeutico dei cosiddetti giardini di sabbia o al processo di costruzione di un mandala con materiali naturali (fiori, sabbia, sassi..).
Sfrutta anche tu la voglia di sperimentazione dei tuoi bambini e vivi insieme a loro la manipolazione, la creazione, la costruzione con materiali unici e particolari.
Riscoprirai la voglia di fare, la calma, la rielaborazione delle emozioni, l’intimità e la relazione con chi vive l’esperienza insieme a te.
La mia maestra di materiali destrutturati è l’educatrice creativa Milena Garofalo “In Esplorazione”, la puoi incontrare e imparare a usare i materiali destrutturati nei miei nuovi incontri di gruppo Brand and Care. Clicca qui per saperne di più.
Esempio di esperienza con mio figlio di 6 anni
Sassi e conchiglie raccolti al mare. Creazione di un mandala, iniziali dei nostri nomi, avventure tra schieramenti, cammino in fila indiana.
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